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procione production ~ perchè i nomi fighi sono mainstream. have:
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B_NORM    
view post Posted on 1/9/2012, 14:23 by: midshipman lace --quote.
Genere: Introspettivo
Note: One shot, Spoiler
Personaggi: Edward Elric, Winry Rockbell, Alphonse Elric
Rating: Verde
Ancora con le cose scritte di getto, in 20 minuti circa (= sarà uno schifo), ma dovevo. Era mio dovere morale scrivere questa cosa, dopo la maratona di Fullmetal Alchemist, anche se temo sarà una cosa scontata e banalotta. Perché io sono, fondamentalmente, una persona banale. Ok, ho scritto spoiler perché è un approfondimento sui pensieri di Edward in uno specifico momento della puntata 64, ovvero la cavolo di ultima puntata. Precisamente, lo scambio di battute tra Alphonse e Edward riguardo May, inizialmente e poi Winry, prima che quest'ultima salti loro addosso. ♥
E' uno schifo, ma la posto uguale.

promessa


Mancavano ancora pochi passi, per raggiungere quella promessa.
Ed era strano, dopo tanto tempo, ritrovarsi con Alphonse al suo fianco, nel suo vero corpo, anche se si teneva a fatica su una stampella. Doveva ancora abituarsi all’idea che ce l’avevano fatta, insieme, a portare a termine quella che sembrava una missione impossibile.
E scherzavano, ridevano. Sembrava che quel lungo viaggio fatto di domande, dubbi, momenti di disperazione, paura, rassegnazione fosse improvvisamente scomparso, scivolato via dalle loro spalle ma entrambi sapevano che il loro cuore non avrebbe dimenticato. Gli bastava guardare suo fratello negli occhi, per capire che la pensava allo stesso modo.
«Tu, piuttosto, fratellone» la voce di Al era limpida, chiara, non più metallica. «Che cosa hai intenzione di fare con Winry?», furono queste le parole che riportarono bruscamente il maggiore degli Elric alla realtà.
Inizialmente Edward non capì. Con un mormorio incerto e perplesso, neanche rispose alla sua domanda. Perché, tutto ad un tratto, Alphonse aveva chiesto una cosa simile?
Poi, come folgorato, comprese.
Winry.
Proprio davanti all’officina Rockbell, Edward realizzò quello che avrebbe dovuto sapere da tempo, ormai. Le sue labbra si schiusero leggermente, in un verso di sorpresa. La sua mente iniziò ad essere tempestata da immagini, come se fosse stata risvegliata da un – fin troppo – lungo sonno: Winry sorridente che li accoglieva a casa, Winry che piangeva, vicino a lui; Winry disperata, con una pistola tra le mani tremanti, Winry che prometteva loro che avrebbe preparato una torta di mele, una volta a casa; Winry determinata, pronta ad affrontare persino l’assassino dei suoi genitori, Winry sempre pronta a sostenerli, al loro fianco, Winry e i suoi orecchini, Winry e il suo sorriso.
Il suo sorriso.
La porta della familiare casa a due piani si aprì lentamente e l’oggetto dei suoi pensieri si materializzò di fronte ai suoi occhi: soliti capelli biondi legati in una coda alta, abiti da lavoro, espressione stupefatta che andava via via mu...

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fma,
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one-shot
Comments: 0 | Views: 53Last Post by: midshipman lace -- (1/9/2012, 14:23)
 

B_NORM    
view post Posted on 6/8/2012, 09:34 by: midshipman lace --quote.
Dato che da un po' non postiamo più nulla, ho pensato che sarebbe carino se postassimo anche qualche recensione fatta o da fare qui sul blog! Insomma, tanto sempre di cose scritte di parla. Inizierò uppando quelle già fatte, quindi non vi spaventate. D:

jpg


【Gosick】



24/24

Sono rimasta un pochino indietro, dato che la serie è già finita, ma vi posso assicurare che questo anime merita davvero di essere visto.
Partendo dall'ambientazione e per la cura degli abiti e dei particolari, Gosick è ambientato nel periodo che va tra le due grandi guerre (se non erro, siamo attorno al '24) nella piccola nazione di Sauville.
Il protagonista, Kazuya Kujo è uno studente giapponese che si trova in Europa per uno scambio culturale; nella sua scuola, conosce quella che da molti è considerata solo una 'leggenda', la Fata dai Capelli D'Oro, il cui vero nome è però Victorique de Blois. Kujo, conoscendola, scopre che la ragazza ha un'intelligenza che ha del soprannaturale ed inizia a seguirla nei casi che le vengono sottoposti.

Cosa mi è piaciuto: Come dicevo prima, l'ambientazione, gli abiti, i personaggi. Nulla è lasciato al caso, in questo anime. Mi piace moltissimo anche il design e, soprattutto, le leggende/casi che i due protagonisti si trovano ad affrontare. Inoltre, il duo Victorique-Kujo è di una tenerezza immane, tanto che scioglie davvero. ♥

Cosa non mi è piaciuto: C'è una sola cosa che mi lascia un pochino delusa: la mancanza di altri personaggi rilevanti. Io adoro gli anime in cui vengono coinvolti a volte anche troppi personaggi, mentre qui invece a fare da padrone sono Victorique e Kujo, quasi sempre. Ma è un dettaglio quasi irrilevante, in confronto al resto.

Voto finale: 9/10

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anime,
gosick,
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recensione
Comments: 0 | Views: 53Last Post by: midshipman lace -- (6/8/2012, 09:34)
 

B_NORM    
view post Posted on 30/6/2012, 11:24 by: midshipman lace --quote.
Genere: Introspettivo
Note: One shot, Spoiler, What if... ?
Personaggi: Alibaba Saluja, Hakuryuu Ren
Rating:
Verde
Un'altra cosetta scritta di getto perchè sì. (?) Stavolta cambio manga, cambio tutto: premetto che per me Hakuryu e Alibaba non sono una coppia, però mi piace molto il loro rapporto.
Ho scritto spoiler semplicemente per chi segue le scan italiane XD Chi è in pari con quelle inglesi può ben immaginare di cosa stiano parlando questi due. Non ho fatto riferimenti alle raw che seguo anche se, beh, probabilmente ne sono stata un po' influenzata. (?)
Spero vi piaccia. ♥

FRIENDS


C’era dolore, nei suoi occhi.
Alibaba lo sapeva: sapeva che quel momento, quello in cui il principe dell’impero Ko sarebbe caduto in un baratro di tenebre di vendetta, sarebbe giunto.
Adesso se ne stava lì, sul letto che Sinbad gli aveva fatto preparare, con lo sguardo basso, perso nel vuoto; cosa poteva fare, per aiutare il suo amico? C’era un modo per salvarlo da quel destino che sembrava deridere di lui?
Scosse la testa: no, non era così. Aladdin glielo aveva spiegato, in fondo: non era colpa del destino, quanto degli umani, mossi dall’avidità.
Nessuno nasceva maledetto.
«Hakuryu» sussurrò, facendosi avanti nella stanza quasi immersa nell’oscurità: riusciva a malapena ad intravedere la sua sagoma, seduta sul letto disfatto.
Non ci fu risposta.
«Hakuryu, sono io. Ali--».
«Lo so» rispose, secco. La sua voce sembrava mutata, dall’ultima volta che si erano visti: più grave, più adulta. Più sofferente. «Sei qui per farmi la predica?».
Stavolta fu il turno del biondo di rimanere in silenzio: predica? Per quale motivo? Perché se n’era andato in quel modo? Perché aveva provato a vendicarsi, a distruggere tutto ciò per cui aveva provato dolore? Per aver tentato di smettere di soffrire?
Alì scosse la testa. «No. Volevo solo sapere come stai».
Vide il suo capo muoversi, cercarlo nel buio della stanza: non si aspettava una simile risposta, per caso? Beh, per lui non aveva importanza: aveva sbagliato, aveva cercato di fare la cosa giusta ed aveva fallito. Ma loro erano amici, non gli avrebbe certo voltato le spalle al primo errore.
Gli tese la mano. «E’ questo che gli amici fanno: si aiutano, nel momento del bisogno. E anche quando un bisogno effettivo non c’è!» gli sorrise, sicuro. Hakuryu sembrava completamente disorientato da quelle parole, tanto che la muraglia che, in un primo momento, sembrava averlo circondato e diviso da tutti gli altri, parve crollare in u...

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Comments: 0 | Views: 44Last Post by: midshipman lace -- (30/6/2012, 11:24)
 

B_NORM    
view post Posted on 27/4/2012, 12:17 by: midshipman lace --quote.
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale
Note: Flash-fic, Spoiler (capitolo 72)
Personaggi: Lacie Baskerville, Jack Vessalius
Rating: Verde
Dato che qui la gente mi MINACCIA di pubblicare certi schifi che scrivo di getto - sì, me ne rendo conto da sola che non è un granchè - e che è un po' che non postiamo nulla, prendo coraggio per ricevere i pomodori. (?)
Come dicevo, questa roba è nata qualche minuto dopo aver letto l'ultimo capitolo di Pandora Hearts - ovvero il 72 - e dato che, se non si fosse capito, io adoro la Jack x Lacie, questo è quello che ne è uscito. Probabilmente non ho scritto di particolarmente entusiasmante, ma non ho potuto fare a meno di metterlo su una bella paginetta di Word come una demente. Quindi boh, spero vi piaccia comunque.

~ h a n d s ~

Questo mondo non mi appartiene.
Mi ha rifiutato dal momento in cui sono nata, nello stesso attimo in cui ho potuto assaporarne l’aria intrisa d’odio e d’amore.
I miei occhi non sono stati accettati da questo mondo crudele, pieno di persone bisognose di aggrapparsi a stupide dicerie.
Allora perché, mentre sprofondo nella mia fine, sento di non volerlo abbandonare?
Tendo la mano.

Tende la mano.
Nei miei sogni, tende sempre la mano verso di me, mentre scompare nel buio.
Perché questo mondo non ha saputo accettarla?
La chiamo a gran voce, con le lacrime agli occhi. L’esserle rimasto accanto mi ha fatto montare la testa.
Mi sono convinto di poter essere il suo salvatore, colui che può cambiarle la breve vita che le è stato concesso di vivere.
Per me era tutto. Si meritava tutto. Il mondo doveva ammirare lo scintillare dei suoi occhi scarlatti, invece l’ha isolata per sempre, nel buio di un luogo dove non può essere raggiunta.
Non temere, Lacie.
Questo mondo non merita di continuare ad esistere, se tu non puoi ammirarlo.
A breve non sarai più sola.
Canterai e sorriderai per sempre.

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Comments: 0 | Views: 48Last Post by: midshipman lace -- (27/4/2012, 12:17)
 

B_NORM    
view post Posted on 11/4/2012, 02:20 by: midshipman lace --quote.
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale
Note: One-shot, Original
Rating: Giallo
Questo è un piccolo cimelio scritto l'anno scorso - o di più? - per il contest di fan fiction sul DèchvsDoug. Mi ricordo che era piaciuta, più o meno, quindi la ripropongo: ci tengo, sia al ritaglio di questo momento particolare del suo background, che a Hexerei in generale. Tra i commenti, mi ricordo un: "Preferisco di gran lunga questo Hexerei insicuro e arrabbiato con se stesso, rispetto al preside strafottente e fintamente galante che è diventato". Io invece adoro quando è superiore ed arrogante, nella sua gentilezza... Non credo di voler rinunciare a quella parte del suo carattere, in definitiva.

B R O T H E R L Y . P A C T .
M A I T R E S S E . L O V E .



C'era la voce del vento a sussurrargli un solo nome: sembrava che fosse stato destinato a lui il compito di torturarlo e non importava quanto cercasse di distrarsi, con lo sguardo rivolto verso il cielo; chiunque lo avesse maledetto, alla nascita, doveva godere ancora nel vederlo soffrire.
Il giovane Hexerei Douglas era sdraiato sull'erba umida della notte, illuminato fiocamente solo dalla luna che si stagliava alta nel cielo; i suoi pensieri erano, come sempre, diretti al fratello ancora imprigionato nell'inferno familiare, a miglia di distanza da lui.
Sollevò il braccio verso l'alto ed aprì il palmo della mano, come per toccare l'inesistente consistenza del cielo. Reiden lo aspettava e lui veniva spedito in giro per il mondo a svolgere commissioni per conto della Gilda che lo aveva accolto, quando era riuscito a fuggire dalla sua casa grazie a lei.
Già, lei. Chimera.
L'immagine dell'avvenente ragazza dagli occhi demoniaci ed i capelli color del mare notturno invase con prepotenza la sua mente; per un attimo, addirittura, gli parve di sentire il tocco della sua mano sfiorargli il volto, con l'inquietante dolcezza che solo lei riusciva ad utilizzare nei suoi confronti. Diversa nel non temerlo, potente nel liberarlo dalle catene che lo avevano imprigionato tanto a lungo, disponibile nel guidarlo verso una nuova vita. Era forse quello che gli umani comuni definivano come "amore"? Scosse la testa; non era possibile: lui era la persona più lontana da quel genere di sentimento - l'affetto per Reiden era di natura fraterna, nient'altro.
Socchiuse a malapena gli occhi, volgendo un ultimo sguardo verso le stel...

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Comments: 0 | Views: 57Last Post by: midshipman lace -- (11/4/2012, 02:20)
 

B_NORM    
view post Posted on 5/4/2012, 21:45 by: midshipman lace --quote.
Inauguro con questo post la nuova rubrica procionica del nostro angoletto di sclero totale, ovvero Le citazioni della MAMA!, la nostra mentore e guida spirituale sotto forma di Nyanko-sensei.

Aggiorneremo quando avremmo abbastanza fantastici e mirabolanti quotes della nostra Mama Condor preferita.


#1
« Ti frontino la trachea. »

#2
« Ti lancio un'alpaca. »

#3
« Pare una rana ipertiroidea. »

#4
« Eredità? Ma piuttosto la lascio al canile di Nibbiaia! »

#5
« Guarda che ti abbatto come i cavalli zoppi! »

#6
« Mi fai accapponare le palle. »



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Comments: 0 | Views: 67Last Post by: midshipman lace -- (5/4/2012, 21:45)
 

B_NORM    
view post Posted on 4/4/2012, 15:21 by: denden~quote.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale
Note: Flash-fic, Raccolta, Original
Rating: Verde
Questo piccolissimo robo fa parte di una raccolta che, con tutta l'originalità di questo mondo, ho chiamato "ABC" e che, come si può semplicemente intuire, associa ogni lettera dell'alfabeto a un tema e a una coppia in particolare. Paradossalmente la lettera Z è stata la prima che ho scritto e, di conseguenza, pure la mia preferita. I personaggi sono degli original nati da me e da Lace, che non a caso porta il nome di uno dei due protagonisti.


---





zerogravity (the condition of apparent weightlessness occuring when the centrifugal force on a body exactly counterbalances the gravitational attraction on it)



Assurdità ne stava combinando un'altra delle sue.
«Che roba è?» La sua voce si innalzò, velocemente, nell'aria.
Lui sorrise, a modo suo. «Una stanza speciale, destinata all'allenamento» Fluttuò in aria, arrivando quasi a toccare il soffitto altissimo, per poi guardarla dall'alto in basso. «Qui posso esercitare il pieno controllo sulla forza di gravità, senza limitazioni».
Lace non si chiese per quale assurdo motivo Zero l'avesse portata lì. Stregata, si limitò a varcare una striscia rossa sul pavimento metallico. «Che?» Prima di rendersene conto, volava, sentendosi mancare la terra sotto i piedi e raggiungendo la stessa vertiginosa quota di Zero. Dapprima smarrimento, poi tutto le sembrò improvvisamente così chiaro, così ovvio, così leggero... «Wow» che cominciò a danzare e a volteggiare, a mezz'aria, ridendo come una bambina.
Zero la osservava, in silenzio, e sentiva il suo cuore - il bastardo traditore - sfuggirgli via dal petto, tuffandosi nel cielo. Vittima di Zerogravità.


Edited by denden~ - 4/4/2012, 16:52

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Comments: 2 | Views: 79Last Post by: denden~ (5/4/2012, 11:02)
 

B_NORM    
view post Posted on 4/4/2012, 14:36 by: Mark~quote.
Sapreste dirmi che cosa si prova in una situazione di totale abbandono, quando tutto intorno a te è perduto, completamente scomparso? Forse, posso provare ad accennarvelo io. Assolutamente niente.

Score 1: Erranti resti di pena e vendetta

Parigi non cambia mai, nemmeno quando ti ritrovi ad essere un fantasma che vaga in lungo e in largo senza un perché. Anche se, a pensarci proprio bene, un motivo per cui quel Dio lassù aveva deciso di respingermi e di trattenermi sulla Terra, per chissà quanto ancora, esisteva. Ero orfano, meglio, morto. Per modo di dire. Ho perso la mia famiglia e la mia vita in un solo colpo, probabilmente per un infausto volere del destino. Ma dopotutto, è questo quello che ti devi aspettare quando vivi la tua vita stando nel livello più alto della piramide sociale, quando ti basta uno schiocco di dita per ottenere tutto quello che desideri.
Il mio nome è Fantome – davvero azzeccato, vero? – e avevo circa diciotto anni quanto la morte mi ha accolto tra le sue gelide braccia. La mia famiglia, sebbene di pure radici nobili, non ha mai sfruttato la posizione altolocata verso coloro che non fossero in grado di permettersi il nostro lusso. Al contrario, ha sempre cercato di aiutarli, con aiuti e benefici vari, ecco perché non mi riesco a spiegare il motivo per cui qualcuno ce l’abbia avuta con noi e abbia cercato di eliminarci. E, alla luce dei fatti è meglio aggiungerlo, ci sia riuscito. Correzione, crede di esserci riuscito. Alcuni giorni dopo l’attentato che ha visto la fine della casata degli Aerièn, infatti, si sono verificati numerosi casi di annegamento nei pressi del ponte sulla Senna. Le modalità erano le stesse per tutte le vittime: si erano gettate dal fiume di loro spontanea volontà, ed alcuni testimoni attestavano di avere udito una canzone ricolma di dolore e ira agitarne le acque limpide ed increspate. Inutile dire che nessuno ha mai degnato della minima attenzione le loro parole, e hanno sbagliato. Tutti.
Una terribile melodia di rabbia e vendetta risuonava, e tutt’ora risuona. Sono io.

Sin da piccolo ho sempre nutrito una grande passione per la musica, specialmente per il pianoforte. La motivazione che mi ha spinto a voler imparare a suonare questo strumento va senza ombra di dubbio a mio padre, Claude; della famiglia, è sicuramente il membro di cui sento maggiormente la mancanza. Era gentile, ma allo stesso tempo autoritario, non si arrabbiava mai e il suo sorriso ti dava sempre conforto. Ogni volta che avevo bisogno di lui accorreva subito, non c’è mai stata una volta in cui avessimo anche solo incominciato a litigare. E’ stato a cinque anni che io, completamente incantato dalle sue magnifiche doti da pianista, gli chiesi di insegnarmi a suonare. Ancora ricordo le sue parole: « Mi riempi d’orgoglio, figliolo, farò...

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Comments: 5 | Views: 106Last Post by: midshipman lace -- (4/4/2012, 15:32)
 

B_NORM    
view post Posted on 3/4/2012, 22:40 by: midshipman lace --quote.

- c a p i t o l o 1 -
- p r a y e r o f t h e r e f u g e e -

C'erano parecchie cose che, negli ultimi tempi, stavano diventando sempre più... strane. E per dirlo io, diciamocelo, significava che erano strane sul serio.
Ad esempio, parecchie ragazze della mia scuola erano scappate di casa, lasciando dei biglietti di rassicurazioni che, però, non avevano fatto altro che creare ancora più apprensione di quanta non ce ne fosse. Peccato che quest'ultima fosse proprio una delle cose che odiavo di più in assoluto, in quanto mi faceva sentire oppresso, in gabbia più di quanto non accadesse di solito.
Non era concepibile per me rimanere fermo in un solito posto, soprattutto di notte. La Voce mi torturava la testa, costringendomi a rimanere sveglio, vigile, eppure senza risentire della stanchezza nei giorni successivi. Era impressionante come resistessi a più di due mesi di notti in bianco senza avere neanche l'accenno di un'occhiaia sul volto o accusare il sonno arretrato.
Mi ero sempre sentito fuori posto, in mezzo ai miei coetanei e alle persone di quella città, come se l'orizzonte infinito mi stesse chiamando a sè, cercando di convincermi ad esplorarlo, come se mi stesse sussurrando che non ero fatto per diventare un impiegato d'ufficio qualunque. Più di una volta, mi ero guardato allo specchio con un'espressione scettica, mentre quel solito turbine di pensieri mi attanagliava il cervello e mi ero detto che mi stavo semplicemente montando la testa. Non avevo idea di cosa la Voce e il Fuori volessero dirmi, ma ero un essere umano come tanti, alla fine - ma se il mio cervello arrivava a questa realistica conclusione, il mio spirito continuava a scalpitare per chissà quali imprese.
«Lance, tesoro». Il tono gentile di mia madre riusciva sempre a farmi sentire un po' in colpa. Era forse troppo comprensiva, con me e sapevo che notava benissimo la mia assenza, la notte; eppure - non so se fosse per la sua fiducia spropositata e infondata in me o semplicemente il troppo affetto che nutriva nei miei confronti e la sua naturale dolcezza - non mi aveva mai rimproverato e io, che ogni mattina mi trovavo costretto ad abbassare lo sguardo di fronte ai suoi occhi ricolmi di amore, non mi decidevo a cambiare. Ci avevo provato molte volte, ma...
«Buongiorno, mamma» esordii, prendendo al volo una brioche ed addentandola con forza. Farcita con marmellata all'arancia, la mia preferita. «Buonissima» biascicai, ma lei mi rispose con un sorriso, segno che aveva recepito il messaggio.
«Quelle a destra sono alla mora, per tuo fratello» mi avvertì e il tempo di nominarlo che mio fratello minore, William, sbucò dalla porta di cucina e si avventò sul tavolo della colazione. «Buongiorno, piccolo mio» lo salutò mia madre, avvicinandosi a lui per posare teneramente le labbra sulle sue guance.
«Mamma!» esclamò ovviamente contrariato Will, fuggendo fuori dalla porta in fre...

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Comments: 0 | Views: 69Last Post by: midshipman lace -- (3/4/2012, 22:40)
 

B_NORM    
view post Posted on 2/4/2012, 22:57 by: midshipman lace --quote.
Buooonasera a tutti!
E' Lace al comando, colei che ha avuto l'egregia - maddove - idea di metter su questo blog con altra gente malata quanto lei e che non sa mai dove postare la roba che scrive.
Quindi, essenzialmente, questo blog tratterà di storie - originali o fan fiction - scritte da noi del gruppo procionico, che detto così suona particolarmente epico. Ovviamente, è tutta un'illusione.
Ovviamente ci sono io, Lace, quella che ha rotto le palle a tutti e che si è addirittura presa la briga di creare il forum - viva il tempo libero che tanto libero non dovrebbe essere.
Poi, c'è Den, ovvero Carolina, che è quella che si vergogna a pubblicare tutto ciò che scrive e rompe le scatole. Ma tanto alla fine io sono una dittatrice (?) e la convinco sempre.
Poi c'è la Hase, la nostra gnoccona, la donna con sempre 294375673 idee e grazie alla quale abbiamo anche creato il Grating 012, un survival GdR ancora in fase di costruzione:


FREE SPAM IS FREE.
Continuando, troviamo infine colui che voleva fare il lavativo, un certo Mark, che non vuole darmi retta a meno che non lo minacci. Grazie, Mark, anche io ti voglio bene. ♥ Sarà il caso che tu posti o ti uccido.

Questo è tutto, gente! Non saprei che altro aggiungere, se non che spero che vi piacciano le nostre storie. ♥
Ja ne! ~


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Comments: 6 | Views: 101Last Post by: Hasea (4/4/2012, 21:51)
 

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